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Il sistema cromatico

Nel linguaggio corrente i colori sono identificati da un nome, mentre i sistemi cromatici catalogano milioni di colori rappresentandoli con un codice numerico. Ogni sistema si riferisce ad un determinato settore o contesto; in Europa l’NCS è il più diffuso in architettura, in America prevale il Munsell, Pantone è riconosciuto nel campo tessile e stampa, RAL nella verniciatura di superfici metalliche.

Aristotele è stato probabilmente il primo a investigare la mescolanza dei colori. Nel suo sistema il bianco (o luce) era l’elemento attivo e il nero (chiamato anche ombra) quello passivo. Il desiderio insito nell’uomo è di creare un ordine per i colori e di disporre di strumenti metodologici funzionali alla loro conoscenza.

Nel linguaggio corrente i colori sono identificati da un nome, mentre i sistemi cromatici catalogano milioni di colori rappresentandoli con un codice numerico. Ogni sistema si riferisce ad un determinato settore o contesto; in Europa l’NCS è il più diffuso in architettura, in America prevale il Munsell, Pantone è riconosciuto nel campo tessile e stampa, RAL nella verniciatura di superfici metalliche. Di seguito i principali sitemi noti a livello internazionale:

NCS (Natural Color Sistem)

Nato dopo le formulazioni di Ewald Hering e di Albert Henry Munsell, il sistema NCS è stato sviluppato a partire dal 1964 dalla Swedish Color Center Foundation.
Esso si basa sul modo in cui i colori vengono percepiti e si fonda su sei colori elementari, quattro cromatici (il giallo, il rosso, il blu ed il verde) e due acromatici (il bianco ed il nero).

I colori NCS sono definiti da una lettera e tre cifre, espressi in percentuale che ne specifica il grado di oscurità, la cromaticità e la tonalità.

Ad esempio: S-3020G30Y
S – indica l’edizione del sistema utilizzato
3020 – indica la gradazione del colore (30% nero, 20% colore e 50% bianco)
G30Y – indica la tonalità del colore (30% giallo e 70% verde)

MUNSELL

Albert Henry Munsell, pittore statunitense, teorizzò il suo modello di colore organizzando i colori in base a tre coordinate: tonalità (hue), luminosità (lightness) e saturazione (chroma). Il suo modello è stato la base fondamentale per lo sviluppo degli spazi di colore successivi e più moderni.

La tonalità ed i toni furono disposti lungo un cerchio, Munsell divise poi la luminosità in dieci intervalli dal nero al bianco e la saturazione in intervalli progressivi con multipli di due.
La circonferenza descrive la tonalità del solido, l’asse verticale rappresenta la luminosità e il raggio la saturazione: per esempio la sigla “10R 6/4 ” indica un rosso-arancio con luminosità 6 e saturazione 4.

PANTONE

Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e trasformarli nel sistema CMYK (ciano, magenta, giallo e nero, ovvero i colori primari della sintesi sottrattiva) grazie ad un codice.
Infatti ad ogni colore corrisponde un codice che garantisce una riproduzione in stampa fedele su ogni supporto evitando qualsiasi incomprensione.
Sapevi che Pantone è il sistema di riferimento delle bandiere nazionali? Il tricolore italiano è identificato dai colori Pantone Fern Green (17-6153TC), Bright White (11-060TTC) e Bright Red (18-1662TC).

Palette

RAL

È il modello europeo che definisce colori per vernici, rivestimenti, plastiche.
La sua classificazione è costituita da 4 cifre, la prima identifica la gradazione di colore principale, ma la gamma RAL design è costituita da codici di 7 cifre che ne identificano tonalità, luminosità e cromaticità.
Es: RAL 210 6030
È un colore caratterizzato da 210 di tonalità, 60 di luminosità e 30 di cromaticità.
La stessa tonalità più chiara la troviamo ne 210 7030. Non è difficile vero?

 

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